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TERREMOTATI ABRUZZO ,218 morti

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fortissimo91
view post Posted on 8/4/2009, 13:42






ROMA (6 aprile) - Il bilancio del sisma che la scorsa notte alle 3,32 ha colpito l'Abruzzo è di oltre 150 morti, un numero imprecisato di dispersi, 1.500 feriti, più di 70mila sfollati. Almeno quindicimila le abitazioni lesionate. In tarda serata solo 98 cadaveri erano stati identificati, mentre gli altri non avevano ancora un nome. E' comunque altissima la probabilità che si tratti di un bilancio assolutamente provvisorio. Un centinaio le persone estratte vive dalle macerie dai vigili del fuoco.

Il terremoto è stato di di magnitudo 5,8 della scala Richter (pari all'ottavo-nono grado della scala Mercalli).

Nuove scosse nella notte. Alle 23,56 è stata avvertita una scossa di magnitudo 3,8 gradi Richter, con epicentro L'Aquila, Pizzoli, Barreto e Scoppito. La scossa è stata nettamente avvertita dalla popolazione e dai soccorritori che stanno ancora scavando tra le macerie. All'1,15 c'è stata una lunga, violenta replica, di grado 4,8, che è stata distintamente avvertita anche a Roma, dove i piani alti degli edifici hanno tremato a lungo. E' stata la scossa più violenta dopo quella che alle 3,32 ha causato morte e distruzione nella regione.. L'epicentro è stato localizzato nei comuni di Pizzoli, Parete, Catipignano e Cagnano Amiterno. Meno di mezz'ora prima alle 00:47 gli strumenti avevano registrato un'altra scossa di magnitudo 3.6 con epicentro i comuni dell'Aquila, Collimenti, Villagrande e Scoppito

Grandinata sui terremotati. Poco prima delle 18, una violenta grandinata si è abbattuta sull'Aquila aggiungendo difficoltà sulle difficoltà. In particolare ci sono stati i problemi maggiori nel centro di accoglienza dell'Acquasanta. All'Aquila è una corsa contro il tempo per allestire la tendopoli ed evitare i disagi della pioggia in arrivo.

Settantamila sfollati. Sotto la pioggia, settantamila persone passeranno in macchina, in mezzo alla strada o sui piazzali, la prima notte dopo aver dovuto abbandonare le abitazioni, mentre, nonostante il maltempo, continuano le operazioni per montare le diverse tendopoli. Molti hanno rischiato, tornando nelle case per prendere il necessario e le coperte per dormire all'aperto; molti altri cercano di raggiungere località lontane dal capoluogo abruzzese.

L'epicentro è stato localizzato a una profondità di 5 chilometri, tra il capoluogo, Collimento e Villagrande. La scossa (Magnitudo 5.8 - Magnitudo Richter - 6.2 Mw=magnitudo momento) è stata seguita da decine di repliche, la più forte delle quali è avvenuta alle 4.37 italiane con magnitudo pari a 4.6. Altre informazioni sul sito www.ingv.it/

Le vittime sono oltre 150. A L'Aquila 8 vittime, tra cui 4 bimbi. Due giovani sono morti nel crollo della Casa dello studente e altri tre in abitazioni private. Cinque le vittime a Castelnuovo, cinque a Poggio Picenze (tre bambini e due mamme di origine slave), una a Tornimparte, due a Fossa tra cui una bimba, una a Totani e due a Villa Sant'Angelo.

La Casa degli studenti crollata. Sei studenti sono stati estratti vivi dalla Casa dello Studente in via XX Settembre, in parte crollata. Un altro è stato estratto morto. Non ce l'ha fatta nemmeno un impiegato dell'azienda per il diritto allo studio universitario. Tra i dispersi anche uno studente di Rieti.

E' crollata una palazzina anche in via Campo di Fossa. Trentacinque i dispersi sotto le macerie di una palazzina di tre piani in via S.Andrea.

Una donna sepolta viva. Sempre all'inizio di via XX settembre è crollata una palazzina di tre piani degli anni 50. I vigili del fuoco hanno lavorato a mani nude per estrarre dalle macerie una donna ancora viva, Angela che parla con i soccorritori. Sembra che nella palazzina abitino otto famiglie. Tre persone sono state estratte vive poco dopo la prima scossa.

Caos nell'ospedale S. Salvatore. Secondo un manager dell'Asl l'ospedale è inagibile al 90%. Alessandro Mastromarino, chirurgo vascolare, descrive una «situazione drammatica, alcuni pazienti sono stati evacuati in una chiesa vicina, in attesa dell'ospedale di campo». Si sta operando in una sala allestita al'interno del reparto di Ginecologia. La cappella dell'ospedale è diventata la corsia più affollata dove i medici stanno curando i numerosi feriti. Molti reparti sono stati trasferiti nei tunnel considerati più sicuri dai tecnici. È crollato anche l'obitorio: le salme, e non solo quelle delle vittime del terremoto, sono state trasferite sempre passando davanti ai feriti in un altro spazio.

Sgomberata casa di riposo. Trentacinque anziani ospitati nella casa di riposo ex Onpi all'Aquila sono stati evacuati dalla strturra rimasta lesionata dalle scosse. La casa di riposo si trova nel quartiere Torrione e gli anziani sono stati trasferiti in una struttura a Sora.

Tempera, un paese distrutto. Sei le vittime nel paese a sette chilometri dall'Aquila. Fabiano Ettorre, volontario della protezione civile, ha riferito che sotto le macerie ci sono ancora dei corpi e si continua ancora a scavare. Almeno cinque le persone estratte ancora vive. Si scava a mani nude, alcuni iondossano caschi da moto. Crollata anche la chiesa, un edificio moderno. Sventrate le case. La gente circola tra le macerie, attonita. Danneggiata pesantemente anche l'antica chiesa tratturale di Santo Stefano che si trova poco prima dell'arrivo a Castelnuovo, frazione di San Pio delle Camere.

Disastro anche a Paganica. Colpito il convento di Santa Chiara. Tra le vittime pare ci sia anche suor Gemma Antonucci, badessa delle suore Clarisse del convento di Santa. I soccorritori stanno cercando di estrarre dalle macerie un'altra suora.

Onna, paesaggio spettrale. A Onna sono almeno 37 le vittime e altre 40 sono ancora sotto le macerie. Tra i morti anche una bimba di otto mesi e pare anche un altro bambino. Tutte le abitazioni hanno riportato gravi lesioni. Il riconoscimento delle vittime è avvenuto all'aperto mentre nella vicina frazione di Monticchio, don Cesare Cardoso ha celebrato una messa in suffragio dei morti. Un superstite conferma che il bilancio delle vititme è purtroppo destinato a crescere: «A Onna abitiamo in 350, ho incontrato per ora una cinquantina di persone e tutte le altre mancano all'appello».

In serata a Onna si continua a scavare. Poco dopo le 23 i soccorritori hanno estratto da sotto le macerie un'altra vittima, un giovane, che ha portato appunto il bilancio delle vittime a 37. Sono ancora diversi, invece, i dispersi: quantificazione non facile perché ad Onna abita una consistente comunità di lavoratori extracomunitari, soprattutto macedoni. Le ricerche, illuminate da gruppi elettrogeni, proseguiranno per tutta la notte.

A Villa Sant'Angelo, un paesino di circa 450 abitanti in provincia de L'Aquila sono crollate il 90% delle abitazioni.

A Castelnuovo si fermano gli scavi, bilancio 5 morti. E' di 5 morti il bilancio del terremoto nella piccola frazione di Castelnuovo. A perdere la vita sono tre italiani e due macedoni. Non dovrebbero esserci altre vittime.

Colpita Pianella, a 100 km dall'epicentro. Dodici famiglie residenti nel centro storico di Pianella, paese a 30 km da Pescara ma quasi ad un centinaio dall'epicentro del terremoto, sono state sgomberate dalle loro case per la presenza di alcune lesioni. Crepe e fratture nelle pareti giudicate potenzialmente pericolose, che necessitano di ulteriori indagini e rendono le case al momento inagibili. I nuclei familiari trascorreranno la prossima notte nelle abitazioni di amici e parenti e domattina i tecnici del Comune, assieme ai vigili del fuoco, effettueranno un nuovo sopralluogo per valutare le possibili soluzioni. Chiuse le scuole e interdette al pubblico tre chiese.

Evacuata casa nell'Ascolano. Una famiglia è stata evacuata dalla sua abitazione a Poggio di Bretta, in provincia di Ascoli Piceno. Lesionati i muti perimetrali della casa.

Atti di sciacallaggio: scattano i primi fermi. «Ci sono degli sciacalli in giro: questa notte pochi minuti dopo la scossa erano già in circolazione». È la denuncia del presidente della Provincia dell'Aquila, Stefania Pezzopane. E sono scattati i primi fermi. «Abbiamo immediatamente avvertito la polizia - ha aggiunto - e loro sono già a lavoro». Il ministro della Difesa Ignazio La Russa ha detto che le forze armate sono mobilitate sin dalle prime ore di stamani contro episodi di sciacallaggio.

Numero Verde per informazioni. Attiva, presso la prefettura di Pescara, una sala operativa di protezione civile, con appositi numeri di telefono (085 2057630/1), a cui i cittadini possono rivolgersi per informazioni, indicazioni o per aiuti di vario genere. Numerose le telefonate che vi stanno giungendo da parte di gente desiderosa di offrire, in qualche modo, il proprio aiuto alla popolazione aquilana. Tante anche le chiamate da parte di titolari o gestori di strutture ricettive disponibili ad accogliere gli sfollati. Al momento già 500 strutture hanno fornito la loro disponibilità, ma il numero cresce di minuto in minuto. La Croce Rossa Italiana ha già inviato all'Aquila 157 volontari e 13 ambulanze oltre che altri mezzi tra cui una tenda pneumatica auto gonfiante di 140 metri quadri e diverso materiale tra cui cucina da campo, brande, coperte, gruppi elettrogeni.



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Light Angel
view post Posted on 9/4/2009, 10:18




sono aumentati ancora i morti... ora sono 270... povera gente... è pazzesco
 
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1 replies since 8/4/2009, 13:42   92 views
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